Lettera aperta della sorella del ragazzo morto dopo l'arresto. "La legge non consentirebbe di portare alla luce altri casi simili". Una richiesta di intervento affinché "ciò che è stato consentito fare a noi, non venga impedito ad altri".
ROMA - Una lettera aperta affinché "ciò che è stato consentito fare a noi, non venga impedito ad altri". L'ha scritta, a Gianfranco Fini, Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il ragazzo morto il 22 ottobre 2009 una settimana dopo essere stato arrestato per spaccio di stupefacenti. Una missiva e una richiesta di intervento in merito al disegno di legge sulle intercettazioni che, se approvato, non consentirebbe di portare alla luce 1 altri "casi Cucchi".
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http://www.repubblica.it/politica/2010/05/30/news/cucchi_lettera_fini-4449320/
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