lunedì 31 maggio 2010

Usa, nuove accuse a Ratzinger: non cacciò un prete colpevole di abusi

Dalle carte processuali risulta chiaro che il Pontefice, all’epoca ancora cardinale, non ridusse allo stato laicale Padre Alvin Campbell, che confessò abusi su molti bambini e scontò molti anni di carcere.
Joseph Ratzinger che sarebbe poi divenuto Papa Benedetto XVI si rifiutò di sconsacrare un sacerdote americano che ammise di aver molestato numerosi bambini e fu condannato anche al carcere, semplicemente perché il religioso non sarebbe stato d’accordo. Per l’ennesima volta questo nuovo caso venuto alla luce fornisce le prove delle direttive che venivano attuate durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II, che di fatto insabbiavano la crisi esplosa in questo periodo impedendo di agire ai vescovi statunitensi. Secondo la documentazione processuale esaminata dall’Associated Press per il caso del defunto padre Alvin Campbell si evince che il Cardinale Joseph Ratzinger, impedì al vescovo Daniel Ryan della diocesi di Springfield, Illinois, di ridurre allo stato laicale il sacerdote:”la richiesta in questione non può essere accettata in quanto manca la richiesta dello stesso padre Campbell,” Ratzinger scrisse il 3 luglio 1989. all’epoca per arginare la penuria di nuovi sacerdoti causata dalla crisi delle vocazioni Giovanni Paolo II rese più difficile abbandonare il sacerdozio: la prima conseguenza di questa politica fu la difficoltà per i vescovi di allontanare i preti che avevano commesso abusi; infatti le nuove regole dal1980 tolsero la possibilità ai vescovi,senza un processo canonico, di sconsacrare autonomamente. Ora tali norme sono state ridimensionate in seguito allo scandalo.
CONTINUA ...
http://www.giornalettismo.com/archives/65112/papa-ratzinger-rifiuto-sconsacrare/

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