lunedì 31 maggio 2010

Intercettazioni, scontro in Senato.

Roma, 31 mag. (Adnkronos/Ign) - Falsa partenza del ddl intercettazioni in aula a palazzo Madama. E' mancato il numero legale, la cui verifica era stata chiesta dalle opposizioni, e il presidente del Senato ha dovuto sospendere temporaneamente la seduta.
Sono cinque le pregiudiziali di costituzionalità al ddl intercettazioni presentate dalle opposizioni. Due da parte del Pd, una (lunga 15 pagine) da parte di Luigi Li Gotti (Idv), una di Gianpiero D'Alia e una dei Radicali eletti nel Pd. Il Pd, tramite il vice presidente vicario dei senatori Luigi Zanda, ha chiesto che il provvedimento, visti gli emendamenti presentati dalla maggioranza, venga rinviato in commissione Giustizia. Ma su questo punto è braccio di ferro con la maggioranza. Il capogruppo centrista Gianpiero D'Alia si è unito alla richiesta del Pd, Federico Bricolo (Lega) si è opposto, così come Maurizio Gasparri per il Pdl, il quale ha ricordato che il ddl è stato "lungamente approfondito e discusso. L'Aula è sovrana ed ha il diritto di andare avanti". Sulla possibilità di approfondire la discussione di singoli emendamenti con un ritorno in commissione, il presidente del Senato Renato Schifani si è impegnato a sciogliere la riserva dopo l'incardinamento dei lavori. Quanto al ritorno dell'intero ddl in commissione, invece, Schifani ha detto che può deciderlo solo l'Aula "con il suo voto in occasione delle pregiudiziali". Quella che il gruppo del Pd del Senato, riunito poco prima dell'inizio dell'aula, ha deciso di darsi sulle intercettazioni è una linea improntata a una decisa battaglia parlamentare, con tutte le forme di ostruzionismo che "ci saranno consentite negli spazi parlamentari" ha avvertito il segretario Pier Luigi Bersani.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-scontro-in-Senato_473349446.html

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