giovedì 24 febbraio 2011

Compravendita di voti in Parlamento, parte l'inchiesta

Compravendita di voti in Parlamento, parte l'inchiesta
ROMA - Il calciomercato dei parlamentari è ufficialmente partito. In vista del voto al Governo previsto per il prossimo 14 dicembre, sono numerevoli i parlamentari tentati dal cambiare casacca all'ultimo momento, dando la propria fiducia a Berlusconi. In cambio di cosa? Facile intuirlo. "La faccenda puzza di marcio, ci sono gli estremi per un reato penale". A pensarla così è Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori ed ex magistrato, che in questi giorni si è recato presso la Procura di Roma per presentare un esposto sui fatti. L'ipotesi di reato sarebbe quella di corruzione. L'esempio più lampante si è verificato proprio in casa IdV. L'onorevole Antonio Razzi, che in passato rivelò di aver ricevuto una proposta da Berlusconi per il cambio di casacca. Berlusconi, allora, si offrì di pagargli il mutuo per un voto a favore. Razzi rifiutò e denunciò il fatto pubblicamente. A due anni di distanza, Berlusconi avrà fatto un'offerta che Razzi non poteva rifiutare. E' di pochi giorni fa, difatti, la decisione di Razzi di passare a Noi Sud, partito in orbita Pdl, a pochi giorni dal voto. INDAGINE DELLA PROCURA - La procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti e, per ora, senza ipotesi di reato, riguardo alla presunta compravendita di parlamentari sulla quale i magistrati della capitale indagano da quasi un mese. Gli esempi portati agli occhi della magistratura da Di Pietro sono quelli di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, anch'egli ex-deputato IdV passato poi alla maggioranza. "Ho sentito il dovere di informare la procura – ha detto Di Pietro - dei fatti gravissimi che stanno avvenendo in Parlamento. A mio avviso ci troviamo in presenza di fatti penalmente rilevanti". REAZIONE PDL - Ovviamente il partito di Berlusconi, a pochi giorni dal voto, non ci sta ad essere additato come "corruttore". Il Pdl, è stato reso noto, presenterà una controdenuncia alla stessa Procura di Roma affinchè "venga fatta luce anche su tutti quei casi in cui sono stati altri partiti ad acquisire i nostri parlamentari".

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