MILANO - Scoprire attraverso le impronte digitali se sono stati maneggiati esplosivi o droghe. Ora e' possibile grazie a una nuova tecnica messa a punto da ricercatori dell'americana Purdue University, di cui parla l'ultimo numero di Science. La pelle dei polpastrelli infatti 'conserva' microscopici residui di tutti i materiali con i quali e' venuta in contatto e le impronte possono contenere le tracce di queste sostanze. La nuova tecnica consiste nell'applicare direttamente sulla traccia dell'impronta (lasciata su un oggetto o su una superficie) un particolare solvente spray e poi analizzare le goccioline che si formano: in questo modo si ottiene sostanzialmente un'impronta chimica, che puo' essere appunto analizzata con sofisticate tecniche di scanning molecolare. I ricercatori ritengono che questo metodo possa essere utilizzato anche nell'analisi di sostanze secrete dalla pelle, per individuare alterazioni del metabolismo. (Agr)
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