Doveva recuperare 25 italiani rimasti bloccati. Berlusconi: Gheddafi non ha più il controllo.
Roma, 26 feb. (TMNews) - La mattinata a Tripoli è trascorsa in un clima di relativa calma, e dopo le sanzioni decise nella notte dal presidente Usa Barack Obama c'è attesa per le decisioni che potrebbero prendere le Nazioni Unite, il cui consiglio di sicurezza si riunisce alle 17 ora italiana. In un colloquio telefonico il cancelliere tedesco Merkel e il premier britannico Cameron hanno auspicato "severe sanzioni" e sanzioni anche a livello Ue. E se ci saranno sanzioni Ue, ha detto il ministro della difesa italiano La Russa, l'Italia non si tirerà indietro. Prosegue, intanto il rimpatrio degli stranieri dalla Libia e l'Italia incontra nuove difficoltà. Le autorità libiche hanno negato l'autorizzazione all'atterraggio di un c-130 dell'aviazione che dovrebbe rimpatriare nostri concittadini.
Il C-130 dell'aeronautica militare, partito questa mattina alle 11 dall'aeroporto di Pisa, non ha avuto l'autorizzazione ad atterrare ad Hamal, in Libia, dove avrebbe dovuto caricare a bordo e rimpatriare circa 25 italiani rimasti bloccati in loco. E' quanto riferito a TMNews da fonti qualificate. L'aereo, in questo momento, è in volo per fare ritorno in Italia. Al momento, secondo quanto si è appreso, nessun aereo dell'aeronautica militare si trova in territorio libico.
Nella serata, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha inflitto sanzioni nei confronti del colonnello Muammar Gheddafi e del suo entourage. E oggi anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ammesso che "gheddafi non ha più il controllo" e che sia l'Italia che l'Ue "non possono essere spettatori".
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