ROMA- La giustizia ''è una patologia della nostra democrazia, non mi sembra un problema da poco, ci vuole una riforma''. Silvio Berlusconi durante la sua conferenza stampa finale al G8 di Deauville torna, dopo il colloquio di ieri con Obama, a puntare il dito contro certa magistratura. "Ribadisco, con assoluta fermezza ancora una volta - ha esordito il premier - come nel nostro Paese si sia creata una situazione non più tollerabile di interferenza di alcuni magistrati della pubblica accusa nei confronti dei rappresentanti del popolo democraticamente eletti con accuse completamente destituite di ogni fondamento e che mai, mai hanno retto al vaglio dei magistrati giudicanti, come dimostra la mia storia personale". Poiché sono venuti meno quei bilanciamenti che erano previsti dalla nostra originaria Costituzione, i magistrati responsabili di questi accadimenti - ha detto ancora Berlusconi - non sono mai stati riconosciuti colpevoli né tantomeno sono state sanzionate le loro responsabilità". Di questo problema, ha rivelato, ''ne ho parlato con tutti i leader del G8'', magari ''non qui ma anche prima'', in altri contesti. ''Ho ritenuto mio dovere informarli di quella che è la situazione in Italia'' del sistema giudiziario.
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