Il presidente del Consiglio in versione molesta racconta anche al leader russo la situazione italiana, il golpe dei pm di sinistra, eccetera. Tutta la stampa ne parla.
Dopo Barack Obama tocca a Dimitri Medvedev, leader russo messo all’angolo da Silvio Berlusconi che ieri, durante il G8 a Deauville, ha ritenuto corretto raccontare a lui, come a tanti altri leader mondiali, che in Italia c’è una dittatura dei giudici di sinistra: lo aveva già raccontato a Barack Obama, capo di Stato americano, che non aveva fatto una piega, probabilmente perchè non eccessivamente interessato alle sensazionali rivelazioni del presidente del Consiglio.
STALKING – Che il capo del Governo stesse girando il vertice francese come una trottola nell’intenzione di spiegare a tutti i partner internazionali che in Italia la vita è proprio impossibile visti i giudici che popolano le procure, veri sedi dell’ultimo partito comunista esistente, quello appunto giudiziario, lo avevano anticipato le agenzie solo ieri, da noi riprese. Oggi su tutti i principali giornali c’è il resoconto di un uomo che ha molto sudato, ieri, per inseguire tutti gli ospiti al G8 che tentavano di fuggire dai suoi micidiali racconti della situazione italiana.
A Deauville, invece, Mister B. aveva mandato in scena l’atto secondo del suo show sotto il tendone del circo mediatico del Vertice degli Otto Grandi. Vittima, dopo Obama, il presidente russo Medvedev: la loro conversazione, anche stavolta registrata dalle telecamere, non è comprensibile come quella di ieri con l’americano, ma si capisce bene lo stesso che il premier italiano, ovviamente assistito dall’interprete, torna sul tema della giustizia e parla di “quattro accuse importanti”. Al termine del breve colloquio, Medvedev congeda Berlusconi con un sorriso e due pacche sul braccio (e un sospiro di sollievo). Berlusconi, dal canto suo, si vanta di non avere risparmiato nessuno, a Deauville: “Ho parlato con tutti i leader del G8”. “Era mio dovere informarli su quello che succede in Italia”, afferma, riferendosi “a 24 accuse contro di me cadute nel nulla” (nel corso della conferenza stampa, diventeranno poi 31).
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