domenica 10 luglio 2011

Province e porcellum, il pd si è smarrito

di CORRADO AUGIAS
Caro Augias, sono delusa e sfiduciata per il comportamento del Pd. Da quando sono in età ho sempre ho votato a sinistra. Ora questa sinistra non la capisco più. Dopo due segnali forti (amministrative e referendum), il Pd invece di mettersi con tempestività e magari anche entusiasmo a capo della nuova onda ricomincia a guardarsi l'ombelico e a fare i distinguo. Due esempi gravi: uno è la proposta di referendum sull'abolizione della attuale legge elettorale (la Porcellum), firmata da nomi di tutto rispetto. E cosa fa il Pd? Prende le distanze cominciando con i soliti distinguo. Ma perché? Non sarebbe stato meglio abrogare la Porcellum subito e poi migliorare nel tempo la vecchia legge elettorale che è sempre meglio di quella in vigore? Poi: la recente astensione sul voto per la soppressione delle Province. Sono anni che si dice che rappresentano un costo inutile, che servono solo ad aumentare le sedie politiche, e la Bindi se ne esce che non è così che si devono modificare . Ma che succede? Ho bisogno di una parola di conforto per capire.
Grazia Balini - balgrasbcglobal. net
Nessuna parola di conforto. Diciamolo: piccoli calcoli di convenienza, stupidità politica. La quale, al netto dell'invettiva, significa non capire il momento che il Paese sta vivendo, la straordinaria opportunità che dopo 17 anni di sonno si offrirebbe a un partito d'opposizione con la testa sulle spalle e l'attenzione concentrata non sulle alchimie di corrente o sui posti da spartirsi ma su ciò che i cittadini vogliono (questa sì la parte migliore, intendo la più sveglia). Non c'è solo la storia delle Province c'è anche quella del testamento biologico, una legge chiaramente incostituzionale e comunque inapplicabile (come la famigerata 40/2004 sulla procreazione assistita) ma in concreto un'altra occasione persa sapendo bene come la pensa la maggioranza degli italiani (i sondaggi sono unanimi). L'avvocato Maria Braggion (avvbraggion libero. it) mi segnala un altro caso: " È entrato in vigore un decreto legge che vanifica il principio di esenzione da spese processuali e di bollo per chi propone ricorsi al giudice del lavoro. Il governo inibisce ai poveri cristi la facoltà di ricorrere alla giustizia se il datore di lavoro li licenzia o nega la retribuzione. Bersani non ha detto una parola". Domenico Starna (dostarnateletu. it): "Perché l'opposizione non comincia ossessivamente a perorare la causa del dimezzamento del numero dei parlamentari e l'eliminazione delle Province per mostrare la diversità e la credibilità di una politica migliore?". È proprio vero: Quos perdere vult deus dementat. In questi giorni ne abbiamo avuto prove abbondanti, a destra e a sinistra. Siamo bolliti, o forse fritti.

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