martedì 30 agosto 2011

Così la P3 teneva in mano i magistrati La rete di Cesare in 66mila pagine

Le carte dell'inchiesta sull'associazione segreta svelano un'enorme rete di complicità che coinvolge politici e magistrati. Il fascicolo in mano al procuratore Capaldo e al sostituto Sabelli. Per gli indagati Berlusconi era "Cesare". E alla fine del 2010 entra in scena anche la P4 con l'inchiesta dei pm Woodcock e Curcio. Tra i protagonisti il deputato del Pdl Alfonso Papa, che poi finirà in carcere. "Metteva le mani dappertutto"di ELENA LAUDANTE, FABIO TONACCI E MARIA ELENA VINCENZI

ROMA - Dalle pressioni sui giudici, agli affari per l'eolico in Sardegna. Dai condizionamenti sulla politica, ai legami con la malavita e con il mondo dello spettacolo e le sue eminenze grigie, una su tutte Lele Mora, l'agente dei vip. La P3 non conosceva confini. Come testimoniano le sessantaseimila pagine, massacrate dagli omissis, depositate dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli per la chiusura delle indagini sulla P3. Un metodo già descritto ma che trova ulteriori e schiaccianti conferme nelle nuove informative dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Roma e del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. LEGGI La P3, la P4 e quei milioni regalati 1 di CONCITA DE GREGORIO L'ONNIPRESENTE "CESARE" Che dietro alle attività della loggia ci fosse Berlusconi è sempre stato più che un sospetto. Che fosse lui il "Cesare" di cui parlano gli indagati, quello a cui riferire tutto, è un'ipotesi che ha trovato conferma, l'estate scorsa, in una nota a piede di pagina di una richiesta di proroga di intercettazioni che per un errore non fu cancellata. Cesare, quello che veniva nominato decine e decine di volte. Una su tutte quella del 10 febbraio 2010. Carboni chiama Martino: "Ecco, informeremo Cesare solo domani perché non c'è". Poi, ancora, un'altra telefonata del 22 settembre 2009. Martino e Carboni discutono su come guadagnare il favore dei giornali e pensano addirittura al Wall Street Journal, "giornale di diffusione mondiale", oppure a Le Figaro. Martino dice: "Ottimo, io l'ho anticipato questo fatto qua. Gli ho anche detto, gli ho fatto capire che su questa cosa qua ti stai muovendo solo tu". Carboni risponde: "Sì, ecco io". Martino chiarisce: "Con Cesare... Con Cesare".
Continua ...

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