martedì 30 agosto 2011

Di Pietro, premier non nemico ma vada via

(ANSA) - ROMA - ''Non serbo rancore. Ho molti avversari, non nemici. Ne e' prova il mio colloquio con Berlusconi quest'estate alla Camera''. Cosi' Antonio Di Pietro in un'intervista a ''Chi''.''Il senso di responsabilita' - dice - impone di capire le ragioni degli altri, ma chi ha le cariche piu' alte ha il dovere di capire quand'e' giunto al traguardo. Berlusconi dovrebbe lasciare. Mi sono dimesso da da magistrato quando ho capito che la mia posizione era sovraesposta e avrebbe danneggiato la magistratura''

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