martedì 30 agosto 2011

Medici sul piede di guerra: ''Norma su pensioni meschina e iniqua''

Roma, 30 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I medici del Servizio sanitario nazionale dicono basta a provvedimenti penalizzanti per la categoria. Dopo il blocco del turnover, quello dei contratti e delle convenzioni, il congelamento delle retribuzioni, i camici bianchi si oppongono a ulteriori misure penalizzanti. L'ultima, in ordine di tempo, è quella decisa nel vertice Pdl-Lega di ieri, che esclude gli anni di università dal conteggio dell'anzianità per la pensione.

La misura - da inserire nella Manovra di correzione dei conti pubblici all'esame del Parlamento - sembra in effetti colpire soprattutto i medici,visto che la maggior parte dei camici bianchi ha riscattato i 6 anni della laurea e i 4 della specializzazione.

Non a caso la risposta della categoria non si è fatta attendere: c'è chi parla di bicchiere colmo, chi di misura iniqua e meschina, chi assicura di aver già ricevuto centinaia di telefonate da parte di colleghi infuriati, chi si dice pronto a intraprendere qualsiasi forma di protesta. Insomma, i sindacati dei lavoratori in camice bianco confermano lo stato di agitazione e minacciano un autunno molto caldo.

"Adesso è davvero troppo", afferma senza mezzi termini il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, Costantino Troise. "Dal vertice di Arcore - sottolinea - giunge una proposta indecente: il servizio militare e gli anni riscattati per laurea, specializzazione e dottorati di ricerca non sono più utili per raggiungere anticipatamente la pensione di anzianità. Uno scalone che allontana fino a 7 anni l'età pensionabile, mentre non si conosce la decorrenza del provvedimento e di conseguenza la sorte di chi ha maturato i requisiti entro il 2011, così come non si conoscono nel dettaglio gli effetti sulle anzianità maturate".

Per i medici, il provvedimento cancellerebbe tutte le pensioni di anzianità "non essendo matematicamente possibile - spiega Troise - iniziare a lavorare prima dei 30 anni visto che laurea e specializzazione sono requisito di legge, previsto dalla normativa europea". Per il segretario nazionale dell'Anaao Assomed, si tratta di un provvedimento "meschino ed estemporaneo chiamato a colmare i vuoti lasciati da un rinvio a tempo indefinito dei tagli ai costi della politica. Improntato a un totale disprezzo per gli anni di studio, indispensabili per un Paese civile e avanzato''.
Continua ...

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