mercoledì 7 settembre 2011

Manovra blindata, stasera il voto Tafferugli davanti al Senato

Lancio di uova e fumogeni. Si allenta stretta sugli evasori, è scontro. Ridotti i tagli alle indennità dei deputati

Tremonti e Berlusconi

ROMA - «Il momento che attraversiamo ci vede vivere settimane difficili e amare». Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, sottolineando «le sfide difficili che chi ha responsabilità è chiamato ad affrontare». La dichiarazione di Letta arriva mentre il Senato si appresta a votare la fiducia alla quarta versione della manovra. Il governo ha presentato infatti stamani il maxiemendamento nell'Aula del Senato e ha posto la fiducia sul nuovo testo che verrà votato stasera. Momenti di tensione in serata in piazza Navona dove dal presidio contro la manovra è partito un lancio di uova e fumogeni. Alcuni manifestanti hanno provato a forzare le transenne sistemate dalle forze dell'ordine proprio mentre il Senato stava votando la fiducia. Alcuni manifestanti appartenenti ai sindacati Usb hanno lanciato anche petardi e bengala verso palazzo Madama. La breve contestazione è stata contenuta dai poliziotti che presidiano il tratto di strada che collega corso Rinascimento, all'altezza di Palazzo Madama, a piazza Navona. La manovra, dopo il maxi-emendamento presentato all'Aula del Senato, vale per il 2013, l'anno in cui è fissato il pareggio di bilancio, 54.265 milioni di euro, come impatto sull'indebitamento netto. È quanto risulta sommando i 49.865,7 milioni di euro, indicati nella Relazione Tecnica al decreto del 13 agosto, sempre in relazione al deficit, ai 4.399,3 milioni indicati nella Relazione tecnica diffusa oggi e relativa al maxi-emendamento. Un vertice di maggioranza, ieri, ha rivoluzionato la manovra: l'Iva sale al 21 per cento, viene introdotto un contributo del 3 per cento per i redditi sopra i 300 mila euro, dal 2014 ci sarà l'adeguamento delle pensioni delle donne per il settore privato. Giovedì poi il Consiglio dei ministri approverà l'introduzione in Costituzione della "regola d'oro" sul pareggio di bilancio e l'abolizione delle Province (ma non come era stato promesso dal governo il dimezzamento dei parlamentari). Il maxi-emendamento impatta positivamente sul deficit per 4,342 miliardi di euro nel 2012, 4,399 mld nel 2013 e 4,389 mld nel 2014. Nel 2011 invece l'impatto sull'indebitamento netto è di 700 milioni. Quasi tutto il gettito aggiuntivo arriva dal ritocco dell'aliquota Iva dal 20 al 21%. L'innalzamento di un punto dell'aliquota porterà un maggiore gettito di 700 milioni di euro nel 2011 e di 4.236 dal 2012, si legge nella relazione tecnica al maxi-emendamento alla manovra. «A decorrere dal 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 sul reddito complessivo» nel caso in cui sia «di importo superiore a 300.000 euro lordi annui, è dovuto un contributo di solidarietà del 3 per cento sulla parte eccedente il predetto importo». È quanto si legge nel maxi-emendamento, presentato all'Aula del Senato, che conferma la misura annunciata ieri. L'introito netto per la finanza pubblica del contributo di solidarietà ammonterà a 53,8 milioni di euro per il 2012 e di 144,2 nei successivi due anni. L'anticipo dell'allineamento dell'età pensionabile delle donne lavoratrici del settore pubblico a quello delle donne impiegate nel privato porterà risparmi per le casse dello Stato di 90 milioni nel 2105, che saliranno progressivamente a 720 nel 2021. La nuova versione della manovra prevede un anticipo sia dell'avvio (2014) che dell'entrata a regime dell'allineamento (2026).

Continua ...

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=162164&sez=HOME_ECONOMIA

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