mercoledì 7 settembre 2011

La Siria nell'occhio del ciclone. I sospetti russi sul dopo Libia

Intervista a Boris Dolgov, dell'Istituto di Studi Orientali di Mosca, che analizza la situazione in Siria e la posizione della Russia.

assadmedvedevdi Guy Delorme - infosyrie.fr.

Dottor Dolgov ci protrebbe dire, innanzitutto, le ragioni della sua presenza a Damasco e Hama?

Sono qui su invito del governo siriano, e sono uno dei 25 membri della delegazione russa, che comprende rappresentanti del mondo della cultura e del giornalismo, nonché rappresentanti delle associazioni di amicizia russo-siriana.

C'è la sensazione che l'attuale sostegno della Russia alla Siria ha valore di messaggio verso l'Occidente. Un messaggio che dice in sostanza: «Non siamo ingannati dalla vostra retorica sulla democrazia e sui diritti umani, che servono a legittimare le vostre interferenze e i vostri progetti di destabilizzazione». Lei che ne pensa?

In effetti si è già avuto questo scenario, questo approccio in Libia, è inaccettabile che questo si ripeta in Siria. In Libia, l'Occidente non sta lottando per la democrazia, ma incoraggia e interviene in una guerra civile. E la Russia non vuole che la Siria sia vittima delle stesse manovre.

In Francia, si pongono spesso in contrasto Medvedev e Putin, nel tentativo di dividere l'esecutivo russo. Il supporto per la Siria è oggetto di un consenso a Mosca, oppure ci sono delle divergenze?

Credo in realtà che ci siano due tendenze al Cremlino: una più filo-occidentale rispetto all'altra. Ma per ora, la linea ufficiale è quella del sostegno al regime siriano. Questa potrebbe cambiare in futuro, non lo so.

Non pensa che gli americani in Siria rifacciano quello che hanno provato a fare una volta alle porte della Russia, sostenendo le rivoluzioni "arancioni" in Ucraina e Georgia, attraverso le ONG?

Sì, è praticamente la stessa cosa. Alcune forze vorrebbero cambiare il regime di Damasco per installarne al suo posto uno più favorevole all'Occidente.

Sapete se il presidente Medvedev e il primo ministro Putin hanno frequenti contatti con Bashar al-Asad, in particolare dopo l'inizio della crisi?

Onestamente non lo so.

Continua ...

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