Milano, 7 set. (Adnkronos) - Dopo aver ricevuto circa 2,8 mln di euro, in tre tranche, nel 2010, da Silvio Berlusconi attraverso Giuseppe Spinelli, Lele Mora ha chiesto nuovamente aiuto al premier, un aiuto da circa 3 mln. E' quanto ha ricostruito agli inquirenti lo stesso agente dei vip, in carcere dal 20 giugno scorso per concorso in bancarotta fraudolenta aggravata, in seguito al fallimento delle sue societa'.Verso ottobre o novembre del 2010, ha dichiarato lo stesso talent scout, Mora incontro' il presidente del Consiglio per chiedere nuovamente un aiuto. All'incontro, racconta Mora, era presente anche Emilio Fede(indagato con Mora per concorso in bancarotta, ndr), ma il direttore del Tg4 nega la circostanza. In quell'occasione Berlusconi si sarebbe in un primo momento sorpreso della nuova richiesta posto che aveva gia' 'aiutato' l'agente dei vip con 2,8 mln circa.Il manager ha cercato di giustificare le uscite sostenute senza dire al premier che buona parte di quei soldi erano finiti a Fede (che nega anche questa ricostruzione, ndr). Alla richiesta di quantificare l'aiuto, Mora ha indicato la cifra di 3 mln cosi' da arrivare ad un concordato fallimentare ed evitare l'ipotesi della galera. Un aiuto che pero', nel bel mezzo delle prime indiscrezioni e le prime indagini sul caso Ruby, non e' piu' arrivato.Mora ha ricostruito davanti ai magistrati milanesi il 'conto' versato a Fede per quella che lo stesso talent scout ha definito "una costosa intermediazione". Ben 350.000 euro 'tracciati' e oltre 700.000 in contanti, in due tranche, in Svizzera e negli uffici di Mediaset.La prima parte del denaro Mora l'avrebbe consegnata a Fede in Svizzera, negli uffici della Bsi di Lugano dove aveva aperto un conto sul quale erano arrivati parte dei 2,8 mln ricevuti dal Premier attraverso Giuseppe Spinelli. Secondo la ricostruzione di Patrik Albisetti, il funzionario della banca interrogato dai magistrati l'8 agosto scorso in rogatoria, il manager avrebbe chiesto in un primo momento di poter 'ritirare' 500.000 euro in contanti da dare a Fede. Ma di fronte al diniego della banca, si decise di aprire un conto nella disponibilita' del direttore del Tg4 dove versare 200.000 euro mentre altri 300.000 vennero consegnati al giornalista in contanti.
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