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Patrizia D'Addario |
BARI - L'appuntamento è davanti al Palace. «Sul marciapiede, così restiamo in tema». E' una ragazza spiritosa, Terry De Nicolò, storica vestale della scuderia di Gianpi. E non teme certo che le luci della ribalta le sciupino la pelle, ha appena finito un'intervista alla Zanzara , «tocca rivederla, sa?, per le querele. Comunque: benvenuto nella Bari dei magnaccioni!». Alle sette della sera sulla città incombe un'afa plumbea assieme all'attesa di nomi e carte, di quella specie di ordalia mediatica dentro cui i maggiorenti locali temono di veder saltar fuori cugine, sorelle e, soprattutto, consorti (i loro nemici lo sperano, dandosi di gomito).
Mogli di notai, avvocati e imprenditori baresi facevano la fila con Tarantini per incontrare Berlusconi («e ti credo! Io ci tornerei a piedi, a palazzo Grazioli!», trilla Terry, incontenibile): poche righe, filtrate dagli atti d'inchiesta, bastano per far ripartire un ritornello che qui non s'è mai fermato davvero, dalla notte dei tempi, da quando la pornostar Rossana Doll (al secolo Rossana Di Pierro) scrisse un indimenticabile bestseller intitolato Membri di partito , raccontando che per diventare hostess dell'Alitalia aveva dovuto concedersi a tre politici pugliesi di primo piano (Patrizia D'Addario non s'è inventata niente di nuovo).
Dietro i cristalli dei bar del corso, celando un sorriso malevolo nella tazzina dell'espressino, o dietro i tavoli di storiche abbuffate tarantiniane al Blanc de Noir o alla Bella Bari, tra i professionisti appollaiati al bordopiscina del club Nilaya o tra le loro mogli che si scolpiscono i glutei nella palestra Wakeup e tra i tiratardi del risto-night Fuoriluogo, insomma nei posti storici dei ragazzi e delle ragazze della Gianpi generation , la domanda è quella di sempre, di ogni elenco e tormentone: «Tu ci sei o no?».
Tubino bianco, caschetto di capelli corvini, delizioso nasino alla Carfagna, Terry se la ride, sorseggiando il suo espressino mentre il barman del Palace la sbircia senza troppa discrezione. «Me ne hanno dette di tutti i colori: mignotta, spacciatrice! Adesso che escono i nomi mi metto sulla spiaggia sotto l'ombrellone a ridere. Perché, sa, a me le ipocrite della santa inquisizione fanno più schifo di tutte... quante sono queste signore? Più di dieci, sì... sicuro. Come lo so? Lo so. Però, piano, sono chiacchiere, lei che vuole da me?».Continua ...
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