martedì 15 febbraio 2011

Festini a Roma, nuova indagine sul premier: nel mirino prostitute e giri di droga

Un altro filone dopo quello milanese: indagini sulle ragazze e su una deputata. Anche un filone immobiliare

Dopo Milano e Napoli tocca a Roma: è il Giornale a dare la notizia di una nuova inchiesta sui festini del premier, stavolta però si tratta un filone territoriale rispetto a quello milanese, e, a sentire quanto dicono Chiocci e Malpica, con argomenti diversi rispetto a quelli meneghini.

ARGOMENTI DIVERSI - In alcune intercettazioni dell’inchiesta milanese già si parlava del premier e del filone romano dei festini, con teatro diverso stavolta: il famoso castello di Tor Crescenza affittato dal premier per le sue “vacanze romane”. E il fronte romano riguarderebbe anche un giro di droga, probabilmente rimasto all’esterno dei party veri e propri. Del giro romano parlano Barbara Faggioli e NicoleMinetti, che il 23 gennaio dello scorso anno vengono intercettate mentre ne parlano: “due o tre volte vedeva Cinzia, Valeria e la Raffa”, dice al telefono la Minetti alla Faggioli; la “Raffa” è Raffaella Fico e, dice il Giornale, sarebbe lei insieme alla deputata Maria Rosaria Rossi, parlamentare del PdL, tra le più attenzionate nell’indagine insieme al solito Lele Mora e a Sabrina Began. Quanto al castello di Tor Crescenza, ne parlano Barbara Guerra e Miriam Loddo, intercettate a settembre mentre parlano del litigio.

IL FILONE IMMOBILIARE – Anche a Roma, secondo gli inquirenti, c’è un filone immobiliare, con appartamenti ceduti a prezzi di favore alle ragazze del premeir. E, dice sempre il Giornale, dovrebbe essere rispolverata anche l’indagine pugliese, quella che portò ai racconti di Patrizia D’Addario. Il collegamento sarebbe ancora una volta Gianpaolo Tarantini, che ai pm baresi confermò di aver portato ragazze al premier. Gianpi parlò di una trentina di ragazze, retribuite e rimborsate. Tra queste anche Ioana Visan e Barbara Guerra. Quell’indagine si chiuse nel nulla. Questa rischia di andare avanti ancora per un bel po’.

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