I migranti erano in fuga dalla Libia verso le coste italiane
TUNISI – È di oltre 270 dispersi in mare il bilancio dell’ennesimo viaggio della speranza trasformatosi in tragedia. Siamo nel Mediterraneo, al largo della Tunisia: a nulla sono servite in questo caso le operazioni di salvataggio della Guardia costiera e dell’Esercito tunisino, che pur avendo tratto in salvo da ieri mattina oltre 570 migranti, non sono riusciti a fare in modo che si potesse evitare questo incidente.
Secondo la ricostruzione dell’agenzia di stampa Tap, il barcone si è capovolto quando molte persone, impaurite dall’avaria del natante, hanno cercato di mettersi in salvo e di raggiungere i gommoni della Guardia costiera e dell’Esercito. A complicare le operazioni di soccorso è stato anche il maltempo. Il natante con i clandestini, ancora una volta in fuga dalla Libia e diretti verso le coste dell’Italia in cerca di fortuna, è andato in avaria in un punto di acque basse che non ha consentito soccorsi immediati da parte delle navi militari, costrette a restarne lontane. La nave è stata così raggiunta da piccole imbarcazioni e gommoni, che hanno provveduto ai primi soccorsi e alle operazioni di trasbordo, dando la precedenza ai bambini e alle donne. Sarebbe stato proprio in questa fase che molti clandestini, spaventati, hanno cercato di mettersi in salvo, abbandonando la nave, lanciandosi in mare e annegando.
Le operazioni di soccorso non sono ancora terminate e l’obiettivo numero uno resta ora, oltre a quello di continuare a sperare nel salvataggio di altre anime, capire realmente il numero di coloro che hanno perso la vita. Come spesso accade in questi casi i dati che arrivano sono allarmanti e al contempo confusi e secondo una prima frammentaria ricostruzione di quanto accaduto il numero di clandestini a bordo della carretta del mare finita in avaria contava oltre le 800 unità. Dato che, qualora dovesse essere confermato dagli accertamenti in corso, testimonierebbe come l’emergenza clandestini in fuga dalle violenze in Libia non sia affatto terminata.
MIGRANTI SALVATI TRA TUNISI E OTRANTO
Nella notte, invece, altre 193 persone sono state tratte in salvo e sono state trasferite nel campo profughi di Shusha, nei pressi del confine tra la Tunisia e la Libia. Altre 385 dovrebbero aver raggiunto Sfax, per poi essere trasferite nello stesso campo per rifugiati.
Anche al largo di Otranto la Guardia di Finanza ha avvistato e soccorso un barcone con oltre 100 persone a bordo. Tutti i migranti, che dichiarano di essere in fuga dalla Libia e dal regime di Gheddafi, sono stati tratti in salvo. Sono in corso indagini per identificare gli scafisti.
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