A Milano è cambiata la politica nazionale e il successo di Giuliano Pisapia è stato costruito grazie al voto massiccio delle giovani generazioni, che hanno regalato un consenso quasi plebiscitario al candidato del centrosinistra. Come rivela l’analisi di Termometro Polititico, l’istituto che ha condotto il sondaggio più preciso sul ballottaggio milanese
il candidato sindaco del centrosinistra è prevalso in tutte le fasce d’età e di istruzione, ma ha costruito il suo successo soprattutto tra i giovani (gli elettori fino ai 35 anni hanno votato Pisapia al 61% e la Moratti al 39%) e gli elettori con titoli di studio più alti(59% per Pisapia tra i diplomati, addirittura 65% tra i laureati), ma anche gli studenti (63% a 37%). Tutte le categorie più «connesse
La coalizione sociale di Pisapia deve essere il punto di riferimento delle forze politiche di centrosinistra nei prossimi mesi. Senza una massiccia mobilitazione dei giovani a favore del futuro candidato premier dello schieramento progressista la sconfitta di Berlusconi, o di chi eventualmente lo sostituirà, non sarà per nulla scontata. Un’agenda politica chiara e netta sui temi centrali per i giovani: diritti civili, lavoro e giustizia. Un utilizzo della rete efficace, un linguaggio meno paludato, e una coalizione dai confini netti e delimitati. Il partito dei giovani è un alleato essenziale, perché come dimostrano le elezioni in tutto il mondo occidentale, senza il loro contributo il centrosinistra è perdente. Basti pensare al 2008, quando l’astensionismo degli under 40 fu determinante per creare il fossato tra Veltroni e Berlusconi.
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