venerdì 29 luglio 2011

La Regione Sicilia non taglia i privilegi Salvate auto blu e maxi-indennità


Privilegi mantenuti, in barba ai provvedimenti di regioni come Toscana e Marche o dei ministri che si sono ridotti lo stipendio. E' il risultato della decisione del governo Lombardo di spostare la manovra sui tagli a dopo l'estate. Il segretario della Cisl Bernava annuncia: "Scenderemo in piazza per protesta"

di ANTONIO FRASCHILLA
 
L´isola del tesoro rimarrà tale ancora una volta in barba a tutte le altre regioni che hanno ridotto le auto blu, come Toscana e le Marche, ai ministri che si sono ridotti lo stipendio già l´anno scorso, ma anche ai consiglieri comunali di Milano che continueranno a guadagnare 700 euro al mese in meno rispetto ai loro colleghi di Palermo. Ecco il risultato della decisione del governo Lombardo e della maggioranza che lo sostiene, Pd, Fli Udc e Mpa, di spostare la manovra sui tagli ai costi della politica in Sicilia a dopo l´estate.

Una scelta che scatena polemiche, nonostante le rassicurazioni di Lombardo: «Lunedì in giunta vareremo i tagli al nostro stipendio, alle consulenze e alle auto blu», dice. Il più duro è il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava: «La politica quando c´è da tagliare sui suoi costi gira le spalle, lo ha fatto nella scorsa Finanziaria regionale e lo ha fatto adesso, ma questa volta scenderemo in piazza». E anche nel Pd si agita una fronda interna: «Non capisco perché l´Ars non può lavorare in agosto per varare questi tagli, i deputati rinuncino alle vacanze», dice Davide Faraone. «Alcune norme si potevano votare subito, sono contrario al rinvio a settembre», aggiunge il deputato democratico Bruno Marziano.

Polemiche a parte, di certo c´è che i tagli sono congelati. Così la Regione continuerà a spendere oltre 540 mila euro all´anno per tenere in circolazione ben 150 auto blu: poco importa se in Toscana il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha venduto venti auto di rappresentanza o che il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, abbia tolto l´auto blu a tutti i suoi assessori. Nelle altre regioni si prova a risparmiare, in Sicilia se ne riparlerà prossimamente. Così gli assessori regionali, che oggi guadagnano circa 12.500 euro netti al mese, non si ridurranno lo stipendio a differenza dei ministri, che lo scorso anno si sono ridotti l´indennità del 10 per cento. E mentre i pensionati statali che ricevono più di 90 mila euro e gli ex deputati si vedranno ridotti a giorni i loro assegni, gli ex inquilini dell´Ars e i superburocrati regionali in quiescenza potranno dormire sonni tranquilli.

Grazie al rinvio dei tagli ai costi della politica, inoltre, hanno tirato un sospiro di sollievo anche i consiglieri comunali dell´Isola: a partire da quelli di Palermo che guadagnano 3.000 euro al mese, mentre a Milano, dove sono stati applicati i tagli varati nelle scorse Finanziarie nazionali, il gettone di un consigliere si ferma a 2.300 euro. E questi sono solo degli esempi di privilegi che in Sicilia rimarranno tali.
Ma questa volta si annunciano proteste di piazza e spaccature nella maggioranza: «La politica non può sempre voltare le spalle quando c´è da fare qualche piccolo sacrificio - attacca Bernava - Purtroppo è quello che hanno fatto incredibilmente i capigruppo della maggioranza rinviando la manovra correttiva con annessa riduzione di spese e sprechi che aveva meritoriamente scritto l´assessore Gaetano Armao. Scenderemo in piazza». Per placare le polemiche interviene lo stesso Lombardo: «Nessun no alla manovra, come leggiamo da più parti, semmai un´accelerazione in modo che la parte amministrativa venga adottata e lo faremo con una giunta prima di andare in vacanza».
Continua ...

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