venerdì 29 luglio 2011

Usa "Primo rimborsare i bond" Obama si prepara al default


Accordo in alto mare. S&P conferma il rischio declassamento

dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPININew York - "Si rischia il dubbio sullo status del dollaro, con conseguenti mondiali": lancia l'allarme Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, tentando in extremis di indurre il Congresso di Washington alla ragione. "Priorità agli investitori che hanno titoli pubblici americani", è l'annuncio del Tesoro Usa. Saranno i proprietari dei Treasury Bond, dalla banca centrale cinese ai fondi pensione, gli ultimi a soffrire per l'esaurimento dei fondi. Prima cesseranno i pagamenti delle pensioni e degli stipendi pubblici: è questo il piano d'emergenza divulgato ieri sera a Washington, in pieno stallo legislativo sul debito federale, mentre l'Amministrazione Obama comincia a prepararsi fattivamente per lo scenario peggiore.
L'annuncio che gli ultimi fondi in cassa serviranno a pagare le cedole sui titoli sembra la risposta al pressing di Wall Street: proprio ieri infatti i chief executive delle 14 maggiori banche americane, da JP Morgan Chase a Goldman Sachs, hanno firmato un appello collettivo. I banchieri si rivolgono al presidente e al Congresso per chiedere un accordo che alzi il tetto del debito "in questa settimana" ed evitare un default tecnico che avrebbe "un impatto grave, peggiorando una situazione economica già difficile".
Che il Tesoro abbia raccolto quell'appello, dando la precedenza ai banchieri Jamie Dimon e Lloyd Blankfein sui milioni di pensionati che rischiano di perdere l'assegno mensile, non fa che aggiungere al disappunto dei progressisti: su Politico. com Glenn Thrush parla della "estate dello scontento" per la sinistra americana. Lo stallo sul debito infatti è già per molti aspetti una vittoria della destra: Obama e il partito democratico accettano il principio che il Welfare va ridimensionato, sono costretti a una battaglia in difesa per cercare di limitare la durezza dei tagli alle spese sociali rispetto alle richieste dei repubblicani. E ieri i sondaggi hanno confermato la debolezza di Obama, è scesa al 41% la quota degli elettori che lo confermerebbe alla Casa Bianca, se si votasse oggi. Pesa su di lui anche l'immagine d'impotenza a cui lo ha costretto la destra. Ieri la Casa Bianca è tornata a dire che "gli americani vogliono un compromesso bipartisan, questa diatriba sul debito ha già avuto un notevole impatto negativo sull'economia".
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http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/retroscena/2011/07/29/news/primo_rimborsare_i_bond_obama_si_prepara_al_default-19754056/

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