Tripoli, 25 feb. (Adnkronos/Aki/Ign) - A Tripoli si combatte ormai la battaglia finale fra i ribelli e quello che rimane del regime di Gheddafi.
Il colonnello è apparso oggi nella Piazza Verde, e ha parlato ai suoi sostenitori riuniti. "Sono in mezzo al popolo di Tripoli, chi non mi vuole non merita di vivere", ha detto Gheddafi parlando da un muro di cinta ai lati della piazza.
"Voi siete il popolo, preparatevi a difendere il paese. La battaglia del jihad ci ha permesso di sconfiggere la colonizzazione italiana e il popolo armato puo' sconfiggere ogni attacco". "Lotteremo e vinceremo contro ogni complotto. Proteggete la Libia e i suoi giacimenti di petrolio - ha affermato alzando i pugni in cielo per incoraggiare la folla - lotteremo e vinceremo. Sconfiggeremo i rivoltosi come abbiamo sconfitto gli italiani durante la colonizzazione". "Lotteremo per riconquistare ogni angolo della Libia - ha poi aggiunto Gheddafi -. I depositi di armi sono aperti per armare il popolo, e insieme combatteremo, sconfiggeremo e uccideremo chi protesta". "Su il morale - ha concluso - guardate sono tra voi, ballate e siate felici".
Nel frattempo però prosegue la marcia dei ribelli: i manifestanti dopo aver preso l'aeroporto della capitale, sono entrati a Tripoli e, secondo quanto riferisce la tv satellitare 'al-Arabiya', controllerebbero alcuni quartieri della città.
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L'aeroporto internazionale di Maatiqa, a Tripoli, e' caduto nelle mani dei manifestanti. Secondo la tv araba 'al-Jazeera' i militari che sono presenti al suo interno hanno aderito alla rivolta contro Muammar Gheddafi. Le forze di sicurezza fedeli a Gheddafi hanno sparato sui manifestanti in diverse zone di Tripoli. Secondo la tv 'al-Arabiya', gli scontri più violenti sono nel quartiere di Zanjur, ma anche nella zona di Suq al-Jumua la polizia avrebbe fatto fuoco contro i dimostranti. Il bilancio, secondo quanto riferito da al-Jazeera, sarebbe di decine di morti.
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