Il governatore era stato indagato per concussioneIl senatore Tedesco:«Mi autosospendo dal partito»
Gli uffici giudiziari di Bari
BARI - Archiviato il caso Vendola. Dopo nove mesi il gip Sergio Di Paola questa mattina ha condiviso la tesi della procura che nell'aprile del 2010 aveva chiesto l'archiviazione della posizione del governatore della Puglia. Si tratta solo di un filone della maxi-inchiesta sulla gestione della sanità in Puglia che ieri ha portato ai nuovi arresti.
LA PROCURA - Vendola era indagato, assieme ad altre dieci persone, per presunte pressioni politiche, nel 2008, nei confronti dei direttori generali di alcune Asl pugliesi per indurli a nominare direttori amministrativi e sanitari graditi al governo regionale. La richiesta di archiviazione era stata depositata presso l’ufficio gip nel marzo 2010 ed era firmata dai tre pubblici ministeri titolari del fascicolo - Francesco Bretone, Marcello Quercia e Desirè Digeronimo - che hanno condiviso che nell’indagine nei confronti del presidente Vendola e di alcune persone indagate non vi fossero elementi per sostenere l’accusa in dibattimento. Nella richiesta di archiviazione, oltre al nome di Vendola, compaiono quelli di altre 10 persone, tra cui l’allora assessore ai trasporti Mario Loizzo, l’ex assessore alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore del Pd, e l’ex dg della Asl Bari Lea Cosentino. Nei confronti degli undici indagati i carabinieri avevano ipotizzato numerosi episodi di concussione (anche tentata) per aver «imposto nel maggio 2008 ai direttori generali delle Asl e di differenti presidi ospedalieri pugliesi le nomine dei direttori amministrativi e sanitari, nonchè di primari di strutture operative complesse al fine di rafforzare la presenza della propria coalizione politica nelle istituzioni locali».
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento