Il Cavaliere vede "due pesi e due misure". "A noi il Quirinale fa le bucce, a lui niente". Tensione tra il leader Udc e il presidente della Camera sul gruppo del Senatodi FRANCESCO BEI
ROMA - Il Cavaliere è convinto che la misura sia colma. Dopo l'intervista di Gianfranco Fini 1 ad Annozero e a l'Espresso 2, con tutte le pesanti critiche a Berlusconi e alla maggioranza, il premier ha deciso di investire del "problema" la massima autorità di garanzia della Repubblica: Giorgio Napolitano. Per ora l'idea di appellarsi direttamente al Colle resta uno sfogo fatto con i collaboratori. Anzi, secondo il premier, Napolitano avrebbe già dovuto attivarsi per conto suo vista "la gravità assoluta" delle dichiarazioni del leader di Fli. "A noi il Quirinale ci fa le bucce su ogni virgola di ogni provvedimento - si è lasciato andare Berlusconi - mentre se il presidente della Camera dileggia il presidente del Consiglio e se la prende persino con le decisioni della stessa Istituzione che sarebbe chiamato a tutelare, nessuno dice nulla. Due pesi e due misure".
Il premier è pronto a esplodere, ma i suoi consiglieri lo trattengono. C'è anche chi gli fa notare la "convenienza" di mantenere Fini su quella poltrona, potendo additare all'opinione pubblica la "strumentalità" della doppia veste di leader politico e presidente super partes.
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