In tutto il paese sono circa 670 i bar dove il "fumo" viene tolleratoL'opposizione protesta: gli unici che ci guadagnano con questa stretta sono gli spacciatori
ANDREA TARQUINI
BERLINO
Tramonta in Olanda un mito-simbolo che, nel bene e nel male, segnò la cultura giovanile della fine del ventesimo secolo: i coffee shop, i locali celebri o famigerati a seconda delle opinioni in cui dagli anni Settanta puoi entrare e ordinare marijuana o hashish come un cappuccino, non saranno più locali pubblici. Dovranno trasformarsi in club privati e saranno vietati ai visitatori stranieri. Il governo conservatore del premier Rutte, piegandosi al pressing della destra radicale di Geerd Wilders, ha varato una severa legge antidroga, che appunto pone duri limiti anche ai coffee shop. E che alla fine dell'estate entrerà in vigore. Con queste vacanze estive imminenti, dunque, comincia l'ultima stagione di fumo di fatto libero di droghe leggere per chiunque visiti Amsterdam. Poi, addio al col turismo dello spinello tra Grachten e canali.
Finisce così, sullo sfondo della generale svolta a destra olandese, un emblema della cultura della Gedoogd, quell'idea di paziente tolleranza verso chi senza disturbarti vive a modo suo, anche con abitudini anticonformiste e che fanno storcere il naso ai benpensanti. Un'idea che dal dopoguerra, e soprattutto dalla fine degli anni Sessanta, aveva fatto dell'Olanda un simbolo e un paradiso dei desideri di piccoli paradisi proibiti di generazioni di giovani e meno giovani. Piccoli paradisi proibiti come appunto le droghe leggere: finora in Olanda possesso e consumo di hashish o marijuana non erano autorizzati esplicitamente, ma comunque tollerati entro certi limiti: nei coffee shop potevano essere immagazzinati fino a 500 grammi, anche se poi polizia e gendarmeria non andavano mai a controllare e pesare pacchi d'erba e pani di hashish. Fino a 5 grammi, il consumo era accettato.
La nuova legge non introduce divieti espliciti, ma imporrà ai coffee shop, che sono circa 670 in tutto il regno, di trasformarsi in club privati. Potranno continuare a vendere hashish e marijuana, ma solo ai membri. Ogni volta, dovranno controllare all'ingresso tessera del club e documento d'identità, e ogni coffee shop potrà avere non più di mille-millecinquecento soci. Gli stranieri saranno esclusi: solo cittadini olandesi maggiorenni potranno diventare membri dei club del joint tollerato nel chiuso del locale, ha spiegato il ministro della Giustizia Ivo Opstelten.
Continua ...
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