WASHINGTON - Dal 1995 ad oggi il Pentagono ha speso oltre 32 miliardi di dollari in 22 programmi per lo sviluppo di armamenti che non sono mai stati portati a termine e sono stati cancellati. E' quanto emerge da uno studio commissionato dall'Esercito e non ancora pubblicato, ma ottenuto dal Washington Post.
Lo studio definisce "inaccettabile" una situazione di questo genere, soprattutto alla luce di un bilancio federale che scricchiola e un deficit che si fa sempre più grande. "Dall'11 settembre 2001 in poi i fondi per ricerca e sviluppo sono quasi raddoppiati, ma gli investimenti si sono tradotti in miglioramenti solo modesti delle capacità militari", si legge.
Il documento sottolinea inoltre che il dipartimento alla Difesa ha dovuto nel corso degli anni adottare un nuovo approccio rispetto ai programmi di sviluppo: i conflitti in Iraq e Afghanistan hanno reso lampante la necessità di ottimizzare le risorse già rodate e lasciare perdere costosi piani per sistemi tecnologicamente superiori.
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