venerdì 1 luglio 2011

Cavalli lascia l’IDV e passa a SEL


Giulio Cavalli ha indetto una conferenza stampa in cui ha dichiarato di lasciare l'IDV per approdare a Sinistra Ecologia e Libertà. L'autore teatrale che da più di due anni vive sotto scorta perché minacciato di morte dalla mafia, lascia le fila del Gruppodell'Italia dei Valori al Consiglio RegionaleLombardo - dove era stato eletto un anno fa - per raggiungere il partito di Nichi Vendola
Già stamane, con un comunicato, aveva annunciato la sua fuoriuscita dal partito di Di Pietro: “Abbiamo fatto un percorso insieme all’interno del Consiglio Regionale in un anno lungo, faticoso e ricco di soddisfazioni. Oggi le diverse sensibilità ci spingono ad un gesto di chiarezza, dividendo le nostre strade ma non i valori che ancora ci accomunano”.
Già a fine Aprile aveva lasciato il suo ruolo di Segretario cittadino milanese dell'IDV ma le divergenze si sono acuite in seguito alla mancanza di provvedimenti da parte del suo (ex) partito nei confronti degli esponenti locali che hanno avuto rapporti con 'ndranghetisti.
Qui non si tratta ora di decidere (sulla base dei primi elementi a disposizione) se e quanto sia colpevole l’onorevole Porcino e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Alpignano Tromby Carmelo negli atti dell’operazione antimafia Minotauro e negli incontri con il boss di Rivoli Salvatore Demasi o nelle annotazioni di altri politici del Partito Democratico come scritto nell’annotazione del Reparto Operativo del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino del 5.4.2011: la differenza sta tutta nella reazione politica (e nell’intransigenza) di fronte a queste notizie. Perché gli elettori (anche i nostri) si sono stancati di sentire la favola che se succede a sinistra è una leggerezza e se succede a destra è l’emersione di un sistema e perché non fa bene all’antimafia strepitare per le ombre degli altri se non corriamo a dissipare le nostre (perché non posso che augurarmi che queste ombre siano presto dissipabili).
E un ulteriore momento di rottura si è avuto al momento dell'elezione di De Magistris a Napoli e quella di Pisapia di Milano.
Continua ...

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