NEW YORK (USA) - Quello che sembrava un fatto certo, al punto da richiedere una cauzione di 6 milioni di dollari, ora è diventato un fatto alquanto aleatorio: non è detto che lo scorso 16 maggio l'ex capo dell'Fmi Dominique Strauss-Kahn abbia commesso uno stupro. Che ci sia stato un rapporto sessuale appare scontato; ma dovrebbe essersi trattato di un rapporto consensuale.
Una attenta verifica delle deposizioni di Ofelia (nome di copertura della cameriera) ha dimostrato che ha detto molte bugie: mai fatta richiesta di asilo negli Usa per gli stupri subiti in Africa, ma probabilmente è entrata clandestinamente; mai subite - fortunatamente per lei - mutilazioni genitali. Inoltre c'è stata una telefonata, registrata, in cui la donna, lo stesso pomeriggio del presunto stupro, parlava ad un amico detenuto in un carcere a proposito dei "vantaggi" che si potevano ottenere dalla situazione che si era creata. Inoltre, sul conto corrente in questione nell'ultimo mese sono stati addebitati circa 100 mila dollari, provenienti da diverse parti degli States.
Allora è un complotto, come si era ipotizzato all'inizio, soprattutto da parte dei francesi? Se non un complotto, quanto meno c'è da dire che è stato presa troppo sul serio la denuncia, senza fare verifiche. E questo rischia di avere un effetto pesante sulla Procura, che è la stessa che è chiamata ad investigare sui reati di Wall Street. Una Procura che da poco ha sostituito il Procuratore Generale, con l'arrivo di Cyrus Vance. Che rischia la faccia, se Strauss-Kahn, alle 11 ora locale (le 17 in Italia), dovesse essere liberato dai suoi obblighi e magari gli fossero anchge restituiti, in tutto o in parte, le somme versate come garanzia o come cauzione. In ogni caso, significativo il commento di uno degli investigatori sull'indagine: "What a mess!", cioè "Che casino"
Una attenta verifica delle deposizioni di Ofelia (nome di copertura della cameriera) ha dimostrato che ha detto molte bugie: mai fatta richiesta di asilo negli Usa per gli stupri subiti in Africa, ma probabilmente è entrata clandestinamente; mai subite - fortunatamente per lei - mutilazioni genitali. Inoltre c'è stata una telefonata, registrata, in cui la donna, lo stesso pomeriggio del presunto stupro, parlava ad un amico detenuto in un carcere a proposito dei "vantaggi" che si potevano ottenere dalla situazione che si era creata. Inoltre, sul conto corrente in questione nell'ultimo mese sono stati addebitati circa 100 mila dollari, provenienti da diverse parti degli States.
Allora è un complotto, come si era ipotizzato all'inizio, soprattutto da parte dei francesi? Se non un complotto, quanto meno c'è da dire che è stato presa troppo sul serio la denuncia, senza fare verifiche. E questo rischia di avere un effetto pesante sulla Procura, che è la stessa che è chiamata ad investigare sui reati di Wall Street. Una Procura che da poco ha sostituito il Procuratore Generale, con l'arrivo di Cyrus Vance. Che rischia la faccia, se Strauss-Kahn, alle 11 ora locale (le 17 in Italia), dovesse essere liberato dai suoi obblighi e magari gli fossero anchge restituiti, in tutto o in parte, le somme versate come garanzia o come cauzione. In ogni caso, significativo il commento di uno degli investigatori sull'indagine: "What a mess!", cioè "Che casino"
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