La Santa Sede raggiunge il pareggio di bilancio, ma le molestie sessuali dei religiosi hanno fatto diminuire le donazioni dei fedeli
La gran parte degli Stati occidentali,Usa e Unione Europea in testa, hanno problemi di bilancio, ma ilVaticano no. Dopo anni di maggior difficoltà la Santa Sede ha chiuso il proprio bilancio in pareggio, un risultato ragguardevole visto il periodo di crisi. C’è però un elemento negativo. Le offerte sono calate in modo sensibile proprio negli Stati dove sono emersi un numero molto cospicuo di molestie sessuali compiute da religiosi, un elemento che lancia un serio allarme sul futuro del cattolicesimo in quei Paesi.
La gran parte degli Stati occidentali,Usa e Unione Europea in testa, hanno problemi di bilancio, ma ilVaticano no. Dopo anni di maggior difficoltà la Santa Sede ha chiuso il proprio bilancio in pareggio, un risultato ragguardevole visto il periodo di crisi. C’è però un elemento negativo. Le offerte sono calate in modo sensibile proprio negli Stati dove sono emersi un numero molto cospicuo di molestie sessuali compiute da religiosi, un elemento che lancia un serio allarme sul futuro del cattolicesimo in quei Paesi.
PAREGGIO DI BILANCIOIN VATICANO - Se la Chiesa Cattolica fosse una grande impresa multinazionale oggi potrebbe festeggiare un ottimo risultato: nonostante la crisi economica mondiale si facci ancora pesantemente sentire, gli uomini messi da Papa Ratzinger a gestire le attivita’ economiche sono riusciti non solo a pareggiare i conti, che fino all’anno scorso erano in rosso, ma anche a produrre cospicui avanzi di bilancio: quasi 10 milioni di euro in quello consolidato 2010 della Santa Sede (contro un deficit di 4 milioni e 100 mila euro del 2009) e ben 21 milioni in quello del Governatorato dello Stato Citta’ del Vaticano (contro un passivo 2009 di 7 milioni 815 mila euro e addirittura di circa 15 milioni del 2008). E invece nelle pieghe dei bilanci resi pubblici oggi fanno capolino anche due dati negativi che – sebbene ampiamente compensati dai successi finanziari degli esercizi 2010 – vanno intesi come dei veri e propri campanelli d’allarme sullo stato di salute del cattolicesimo, in particolare nei Paesi che con l’Italia – dove le offerte per la Santa Sede ancora reggono – sono tradizionalmente i maggiori contributori della Santa Sede e delle attivita’ caritative del Papa: Germania e Stati Uniti.
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