lunedì 28 febbraio 2011

Cambia il vento dei sondaggi in picchiata la fiducia del premier

Berlusconi ha perso 8 punti di consenso nel giro di due mesi. Ora i rilevamenti danno il centrosinistra in vantaggio. Pagnocelli: "Il 60% chiede le dimissioni del presidente del Consiglio"

di MAURO FAVALE
ROMA - Fiducia in calo costante per Berlusconi. Chi dice abbia perso 3 punti e chi arriva fino 8, solo negli ultimi due mesi. E per la stragrande maggioranza degli italiani, il 6 aprile dovrebbe presentarsi in Tribunale per rispondere dello scandalo-Ruby. Nelle intenzioni di voto, il centrosinistra viene dato sempre più spesso in vantaggio. Cifre e tabelle dei sondaggisti sembrano raccontare, dopo settimane di immobilismo, una "crepa" sempre più vistosa nell'immagine del premier.
Non tutti gli studiosi di correnti d'opinione, com'è ovvio, forniscono la stessa lettura dei dati. Per due istituti (quello di Nicola Piepoli e Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, l'istituto di riferimento di Berlusconi) è il centrodestra ad essere ancora in testa, sia pure con un distacco sottile e con tanti indecisi. Qualcosa, però, si muove. Renato Mannheimer, di Ispo, presentando i suoi dati qualche sera fa a Porta a Porta ha sottolineato: "È la prima volta, da mesi, che il centrosinistra dimostra di avere delle possibilità". Ora spiega: "C'è un atteggiamento critico nei confronti del centrodestra e una percezione di maggiore debolezza del governo. Anche se il condizionale resta d'obbligo". Gli incerti sono ancora quattro su dieci. Ma il calo di Berlusconi c'è, indubitabilmente. "Non so - continua Mannheimer - quanto abbia influito l'effetto Ruby o l'insoddisfazione per l'attività del governo. Certo, se il premier facesse le riforme forse di Ruby importerebbe poco".
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