lunedì 28 febbraio 2011

Yara, in corso l'autopsia a Milano ''Uccisa subito dopo la scomparsa''

Milano, 28 feb. (Adnkronos/Ign) - E' appena iniziata, nell'istituto di Medicina legale di Milano, l'autopsia sul corpo di Yara Gambirasio, la 13enne bergamasca trovata a tre mesi dalla scomparsa. A lavoro un'equipe di medici guidata dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo, esperta che in passato si è occupata delle vittime delle Bestie di Satana e del caso di Elisa Claps.

Dall'esame medico-legale si attende la conferma sulle modalità dell'omicidio della giovane promessa della ginnastica ritmica il cui corpo, trovato in una zona isolata a Chignolo d'Isola, è in avanzato stato di decomposizione.

Dai primi accertamenti, Yara è stata uccisa a coltellate, impossibile dire al momento quanti fendenti sono stati inferti contro il suo piccolo corpo. Così come, al momento, non è possibile dire se la 13enne sia stata violentata dal suo assassino. Quello su cui pare convergano medici legali e investigatori è che Yara sia stata uccisa subito dopo la sua scomparsa da Brembate di Sopra, la sera del 26 novembre scorso.

Cordoglio alla famiglia Gambirasio ha espresso Romano La Russa, assessore regionale lombardo alla Protezione Civile. "Il dolore e lo sgomento dei famigliari, per il ritrovamento del corpo senza vita della piccola Yara, è il dolore delle centinaia di volontari della Protezione Civile che quotidianamente, per tre mesi, hanno setacciato strade, campi, sterrati, boschi e fiumi alla ricerca di un seppur minimo indizio che potesse ridarci la speranza di ritrovare Yara in vita" afferma La Russa.

"In questi mesi - spiega - notte e giorno, 24 ore su 24, volontari e tecnici non si sono risparmiati e hanno fatto tutto ciò che era umanamente possibile per accendere una fiammella di speranza nei cuori dei genitori e di tutti gli italiani. Che nessuno osi mettere in dubbio il lavoro svolto, volontariamente, da centinaia di uomini che con grande spirito di sacrificio, con abnegazione, mettendo spesso da parte gli affetti famigliari, si sono prodigati fino all'inverosimile. L'instancabile impegno sotto la pioggia, la neve, con temperature sotto lo zero e in zone spesso impervie non può essere sottovalutato da alcuno o peggio denigrato, pur ricordando che l'uomo e le sue azioni sono sempre perfettibili".

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