RAPPORTO SOCIAL WATCH. Se fossero stati una banca, da tempo non sarebbero più poveri. E’ l’annotazione sarcastica della relazione della Rete che rappresenta oltre 400 Ong. Non solo hanno subito le conseguenze della crisi finanziaria perdendo il lavoro, i risparmi e persino la casa, ma si sono trovati anche a dover pagare i salvataggi delle banche con l’aumento delle tasse e la riduzione dei salari
ROMA – “Se i poveri fossero una banca, sarebbero stati salvati”. Due anni dopo il tracollo finanziario di Wall Street, è questa la sarcastica conclusione a cui giunge l’ultimo rapporto di Social Watch(la rete di oltre 400 ong - tra cui Oxfam ,Amnesty , Campagna per la riforma della banca mondiale e Wwf - presenti in 62 Paesi) intitolato “Dopo la caduta” presentato oggi in Italia. “È dal 2000 che si sente parlare di Obiettivi di sviluppo del millennio (Osm). Basterebbero circa 100 miliardi di dollari l’anno per conseguirli e dimezzare entro quattro anni la percentuale di popolazione che viveva sotto la soglia della povertà nel 1990, ma non si trovano. Per salvare le banche dal fallimento invece sono stati sborsati migliaia di miliardi di dollari”, commenta il portavoce italiano di Social Watch, Jason Nardi.
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