Il ministro deve avere la luna storta: in questi giorni è bersagliato da alleati e oppositori. Ma il Senatur lo difende
Povero Tremonti. In questi giorni ne sta passando di tutti i colori, fa quasi tenerezza. Un po’ come nella celebre parodia di Guzzanti, dove appariva tutto sudato lanciando oscuri anatemi, perché non gli tornavano i conti.
LA GIORNATACCIA DI GIULIO - Prima è stato paparazzato mentre dava del cretino a Brunetta e se la rideva con i compagni di banco, e nonostante in quella sede non ci abbia rimesso lui, c’è da scommettere che dietro le quinte l’episodio gli avrà causato qualche grattacapo. Oggi, Berlusconi lo accusa di essere un krumiro. Poi si rimangia tutto con l’eleganza che tutti gli conosciamo, perché “massì, se scherza”. E per fare pace, lo invita a colazione: come minimo, gli sarà andato il cornetto di traverso. Insomma, un pout pourri di grane che in questi giorni stanno fioccando e fiaccando il povero Ministro, l’unico che nel governo sembra conservare, stressato ma inflessibile quella fedeltà al calcolatore di guzzantiana memoria.
ALTRE BEFFE SUL CASO P4 - Poi ovviamente c’è la vicenda della sua casa romana, a carico del collaboratore Marco Milanese, indagato nell’ambito dell’affare P4. E anche qui piovono beffe: “Su questa vicenda della casa di Tremonti io credo sia andata cosi’: un amico gli ha offerto una stanza e lui, col braccino corto che ha…”. Interpretazione del sottosegretario Guido Crosetto, che si confida a Radio24. ”Che lui sia parsimonioso – ha spiegato Crosetto – lo sanno tutti: se Tremonti ti paga un caffe’ fai un comunicato stampa! Tremonti e’ stato solo superficiale: poteva avere l’alloggio della Guardia di Finanza dove ha sempre dormito, ha accettato l’invito del suo collaboratore perche’… è molto parsimonioso, molto”.
Continua ...
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